
Domande frequenti
In questa pagina potete trovare risposta alle domande che più di frequente ci si pone quando si parla di udito e ci si avvicina per la prima volta al mondo degli apparecchi acustici.
Come funziona il nostro udito?
L’apparato uditivo è un complesso sistema il cui elemento chiave è appunto l’orecchio che capta i suoni, li trasforma in impulsi elettrici e li trasmette al cervello perché vengano letti e interpretati. L’udito è il primo dei cinque sensi che si sviluppa nel feto, è quello che permette di avere una vita di relazione e scambio con gli altri e, non avendo mai pause funzionali, è anche quello che stimola con maggior continuità il cervello.
L’orecchio si divide in:
– orecchio esterno, caratterizzato dal padiglione auricolare, che capta le onde sonore e le indirizza al timpano tramite il condotto uditivo esterno;
– orecchio medio, luogo in cui il timpano fa vibrare i tre ossicini (i più piccoli del nostro corpo) chiamati martello, incudine e staffa, convogliando così i suoni all’orecchio interno;
– orecchio interno, in cui le onde sonore vengono trasformate dalle cellule ciliate presenti nella coclea in impulsi elettrici che vengono poi trasmessi al cervello tramite il nervo acustico. È poi proprio il cervello che li decifra e interpreta.
Sentire bene, quindi, significa mantenere ben attivo e stimolato anche il cervello.
Quali sono i primi segni di un abbassamento dell'udito?
Quando si parla di ipoacusia si fa riferimento a una riduzione della capacità uditiva. Si tratta di un processo lento, ma i cui primi sintomi possono essere riconosciuti: se riscontrate difficoltà nel percepire e distinguere alcuni suoni, soprattutto quando vi trovate in ambienti rumorosi, o se le parole sussurrate o che provengono dalla televisione e dal telefono non sono chiare e comprensibili, rivolgetevi a uno specialista per effettuare un test dell’udito. Al calo dell’udito concorre l’avanzamento dell’età, ma possono avere un impatto anche l’esposizione a rumori intensi, alcune infezioni o malattie, l’utilizzo di alcuni farmaci (definiti ototossici), l’eccesso di fumo e di alcolici.
Quali apparecchi acustici è meglio utilizzare?
La scelta del miglior apparecchio acustico va fatta prima di tutto sulla base del calo uditivo e dello stile di vita e delle necessità del futuro utente. Tale decisione deve essere presa facendosi affiancare e consigliare da un tecnico audioprotesista qualificato, che saprà poi eseguire anche la miglior regolazione e taratura della soluzione acustica individuata. La sola tecnologia non basta: si tratta di un vero e proprio percorso di riabilitazione che deve essere seguito da personale qualificato.
Quale manutenzione richiedono le protesi acustiche?
Mantenere gli apparecchi acustici ben puliti è importante perché siano sempre performanti e per evitare possibili danni. I nostri tecnici vi illustreranno le tecniche migliori per prendervi cura dei vostri prodotti: si tratta solo di piccoli accorgimenti da mettere in pratica quotidianamente per pulirli e igienizzarli grazie all’utilizzo di prodotti dedicati. Tutti i nostri pazienti offriamo anche gratuitamente controlli periodici presso il nostro centro per controllare e valutare l’efficienza delle protesi acustiche.
Quanto tempo bisogna indossarli?
Le protesi acustiche vanno portate tutto il giorno, in primo luogo perché c’è bisogno di tempo per far sì che il cervello si riabitui a sentire tutti suoni. C’è un periodo di adattamento durante il quale bisogna avere pazienza, portare gli apparecchi con costanza e aiutare così il cervello a capire quali siano i suoni più importanti e a discriminare al meglio le conversazioni. Utilizzarli con continuità aiuta a diminuire il senso di affaticamento e a mantenere sempre attivo nel modo corretto il cervello. Un utilizzo ottimale, infine, aiuta anche a prevenire le cadute. Insomma, sentire meglio fa vivere meglio.
Si può usare un solo apparecchio acustico o bisogna averne due?
Per ottenere un ascolto ottimale la scelta più indicata per chi presenta un’ipoacusia bilaterale (ossia un calo di udito riscontrabile in entrambe le orecchie) è quella di utilizzare due apparecchi acustici. Il sistema uditivo è “progettato” perché tutte le informazioni sonore giungano al cervello in zone specifiche provenendo da entrambe le orecchie. Un ascolto binaurale permette inoltre di poter identificare con chiarezza da che parte proviene un suono, facendo sì che ci si possa anche muovere con maggior sicurezza, per esempio in mezzo al traffico. Non va infine dimenticato che una maggior stimolazione uditiva si traduce in un rallentamento del decadimento fisiologico di mente e vie uditive.
Offrite la possibilità di effettuare una prova e servizi post vendita?
Il nostro centro offre la possibilità di una prova gratuita delle soluzioni acustiche scelte fino a 30 giorni e con l’acquisto delle protesi vi garantiamo e forniamo anche regolazioni, revisioni e pulizia, una verifica annuale dell’udito e una prima fornitura gratuita di pile e prodotti per la pulizia.
Come ci si può prendere cura del proprio udito?
Esistono alcuni accorgimenti che possono aiutare nella vita di tutti i giorni a prevenire un calo uditivo. Tra questi vi ricordiamo di non ascoltare mai musica in cuffia ad un volume troppo alto e per troppe ore al giorno; di utilizzare sempre protezioni nel caso in cui lavoriate in ambienti particolarmente rumorosi; di non esagerare con il consumo di tabacco e alcolici e di cercare di mantenere sempre uno stile di vita attivo. Ricordate anche di effettuare controlli regolari del vostro udito, così da non rischiare di trascurare un possibile abbassamento.
Se non avete trovato tutto ciò che vi interessa sapere non esitate a contattarci.